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La vita inizia a 18 anni - 6


di bird2012
29.08.2012    |    35.510    |    1 9.7
"Mamma aveva allargato le gambe per far aderire bene la fica contro la mia coscia e aveva cominciato a muovere il bacino su e giù per strofinarci sopra la sua..."
LA VITA INIZIA A 18 ANNI
Cap.6

Ero su di giri… avevo sentito mamma parlare al telefono con una sua amica e avevo capito che stavano organizzando uno shopping pomeridiano… a meno che non fosse qualche scopata extra matrimoniale.

Non stavo nella pelle… io e papà avremmo avuto il pomeriggio libero per divertirci… la fica già cominciava a dare segni di insofferenza.

Quando capii che si stava preparando, con una scusa entrai nella sua stanza per averne conferma.

“Posso entrare? Mamma dove vai di bello?”

Appena entrai e la vidi rimasi sbalordita: era una superfica da sballo… non l’avevo mai vista così.
Ancora non si era messa il vestito e potei ammirarla nella sua più intima sensualità.
Un reggiseno il cui modello metteva in risalto le sue splendide tette, con i capezzoli che sembravano poter schizzare fuori da un momento all’altro.
Un minuscolo tanga che copriva a mala pena la fica con dei ciuffi di peli neri che uscivano fuori.
Libidinosissime calze a rete nere con tanto di reggicalze nero che le circondava la vita… scarpe aperte con tacco: benché fosse una donna la sua superba bellezza e sensualità mi fecero vibrare la fica.
Non potei fare a meno di esclamare.

“Mamma… Dio santo!!!! Sei bellissima… scusa la volgarità, ma sei proprio una strafica!”

Mi guardò con un sorriso indefinibile, ma dal suo volto traspariva chiaramente quanto apprezzasse il mio complimento.

“Grazie Luisa, non sei affatto volgare, anzi… hai reso molto bene l’idea che hai di me e devo confessarti che la cosa mi lusinga molto. Non sono affatto insensibile ai complimenti, anche se fatti dalle donne… se poi è addirittura mia figlia a farmeli… beh!!! Non ti nascondo che mi sento piacevolmente turbata!”

Mi si avvicinò e mi accarezzò teneramente sul viso.
Fissandomi negli occhi spostò la mano sul mio seno e cominciò ad accarezzarlo con la punta dell’indice… un moto circolare intorno alla mia tetta, non trascurando leggeri titillamenti sul capezzolo… seguitò a parlarmi.

“Comunque, tesoro, anche tu sei molto bella.”

Tacque un attimo, mentre il suo dito seguitava ad esplorare il mio seno.

“Si, tesoro, decisamente molto bella… e desiderabile! Hai due tette dure come il marmo, per non parlare dei capezzoli… e due labbra carnose che reclamano mille baci… fatti guardare dietro… girati!”

Mi sentivo turbata.
Il suo sguardo magnetico, il suo dito sul mio seno, sentire che anche lei mi trovava desiderabile… lentamente mi girai.

“Ferma… fatti ammirare!!! Santo Dio!! Hai un sederino da sballo!!! Con un culetto del genere farai impazzire il tuo uomo!”

Allungò una mano, la posò sul culo e mi strinse una natica.

“Uhmmm!! Non solo è bello da guardare, ma anche da toccare!!!”

Mi girai di nuovo di fronte a lei… i suoi apprezzamenti e le sue carezze mi stavano facendo eccitare come una porca! La fissai.

“Davvero, mamma, pensi io faccia eccitare gli uomini? Ho solo 18 anni e ci sono tante donne belle e sensuali.”

Mise nuovamente il dito sul seno e riprese ad accarezzarlo.

“Luisa, tesoro, ricordati che non devi sentirti mai seconda alle altre donne! Te lo dice tua madre: tu non solo fai addrizzare gli uomini, ma fai bagnare anche le donne! Vedo in te una carica erotica superlativa!! Inoltre è un po’ di tempo che ti vedo cambiata… piacevolmente cambiata… hai una luce diversa sul volto, è come se all’improvviso i tuoi 18 anni ti avessero reso donna… completamente donna!”

Il sorriso non aveva abbandonato le sue labbra… né il dito il mio seno.
Senza rendermene conto mi sentivo eccitata, molto eccitata… ne avrebbe guadagnato papà nel sentirmi così pronta al piacere.

Avrei voluto gridare a mamma che certamente era il cazzo di papà a dare una luce diversa al mio volto, era lui che mi faceva sentire donna.

Il suo dito sul mio seno mi aveva fatto indurire i capezzoli… era molto piacevole!
Sentii un impulso irrefrenabile: posai anche io l’indice sulla sua tetta e cominciai ad accarezzarla.

“Anche tu, mamma, hai un seno stupendo… per non parlare del tuo lato B! No, chiamiamolo con il nome che merita e che rende più l’idea… il tuo splendido culo!”

Ridemmo della mia battuta e proseguii.

“E ti ringrazio anche per le tue belle parole… è piacevole sentirsi desiderata… anche da una donna.”

“Si, Luisa, lo so bene! Anzi, posso confessarti che spesso mi intriga più l’apprezzamento di una donna che quello di un uomo. Forse perché quello dell’uomo è scontato, mentre quello della donna può nascondere piacevoli interessi…” e mi prese un capezzolo tra il pollice e l’indice e lo sfregò leggermente… non potei fare a meno di emettere un gemito.

“Uhmmm!!! Mamma!!”

Sorrise ancora di più, fissandomi… fingendo spudoratamente.

“Oh! Scusa amore, ti ho fatto male?”

Ma io non finsi.

“No, mamma, affatto… anzi, è stato molto piacevole.”

“Ne sono felice, amore! Ti voglio bene… vieni, abbracciami tesoro di mamma!”

Ci abbracciammo.
I nostri corpi a stretto contatto.
Sentivo il suo seno contro il mio… la sua coscia contro il mio ventre… la mia tra le sue cosce… a contatto della sua fica.

Rimanemmo immobili, guancia a guancia, a goderci quell’abbraccio… senza parlare, ma i nostri respiri affannati e il tremore dei nostri corpi parlavano per noi.
Mi feci ardita, avevo capito che se volevo il piacere dovevo osare.
Avvicinai le labbra al suo orecchio e le sussurrai.

“Mamma, non riesco a staccarmi da questo abbraccio! Mi piace troppo… voglio rimanere abbracciata a te! Stringimi… stringimi forte!”

Mamma per tutta risposta mi mise una mano sul culo e spinse il mio ventre contro la sua coscia… voleva sentire la mia fica.

“Anche io, gioia mia, voglio sentirti tra le mie braccia… anche io… non puoi immaginare quanto!!!”

La imitai: posi la mia mano sul suo culo nudo e l’attirai a me.
Ora le nostre fiche, benché coperte dalle mutandine, erano a stretto contatto delle nostre cosce.

“Dio santo, mamma! Ti prego… rimaniamo ancora un po’ abbracciate!”

“Si, tesoro di mamma! Si… ma non mi basta!! Non mi basta!!! Dio mio… non mi basta!!!”

Mi strinse più forte e sentivo il suo respiro sempre più affannato!!! Capivo che mi desiderava… si, mia madre mi desiderava! Gettai benzina sul fuoco!!!

“Cosa intendi, mamma? Perché non ti basta stringermi tra le tue braccia? Io trovo piacevolissimo sentire il tuo corpo contro il mio… e se devo essere sincera il calore della tua pelle mi sta procurando piacevoli brividi lungo la schiena”

Mi fissò un attimo e mi diede un leggero bacio sulle labbra.

“Gioia mia, anche il tuo corpo sta mandandomi fuori di testa! Ma io non mi accontento.. voglio di più… voglio di più!!!”

Si sciolse dall’abbraccio e si sfilò il tanga: potei ammirare il suo stupendo ed eccitantissimo triangolo di peli neri corvino… uno schianto!!!

“Ti prego amore mio… anche tu!!! Ti prego… anche tu!!! Luisa, amore… ti prego… ti prego!!”

Non mi feci ripetere l’invito, ma oltre le mutandine mi tolsi anche la gonna.
Mamma fissò il mio ventre nudo e la mia fica depilata

“Dio santo, Luisa, mi fai impazzire! Vieni, abbracciamoci ancora… vieni tra le mie cosce! Gioia mia… angelo mio!”

Riprendemmo la stessa posizione, abbracciate strette: ognuna con la fica contro la coscia dell’altra.
Ma adesso a pelle… senza mutandine… le nostre fiche fradice riversavano il loro brodino… sentivo il miele di mamma colarmi lungo la coscia.

Mamma aveva allargato le gambe per far aderire bene la fica contro la mia coscia e aveva cominciato a muovere il bacino su e giù per strofinarci sopra la sua fica… ma la porca voleva ancora di più!

Senza più la gonna aveva campo libero per le carezze più audaci.
Sentii la mano insinuarsi tra lo spacco del culo, raggiungere la mia rosellina, massaggiarla un pochino e poi infilarci la prima falange dell’indice… con il dito in culo mi attirò ancora di più contro il suo ventre… urlai dal piacere!

“Siiii!!!! Porcaaa! Madonna mia! Mamma, anche il dito in culo… quanto si porca!”

Mi abbracciava sempre più forte e ormai non nascondeva più il suo piacere.

“Dio santo, sto impazzendo! Gioia di mamma… ti prego! Anche tu! Anche tu!”

Ormai anche io ero fuori di me dall’eccitazione!
La sua fica strofinata contro la mia coscia e il suo dito ficcato in culo mi stavano mandando fuori di testa.
Allargai anche io le gambe e iniziai la danza della mia fica contro la sua coscia, ovviamente ricambiando il dito nel suo culetto… sentii lo sfintere allargarsi per ricevermi.

“Brava amore! Si… così! Così! Ficcamelo tutto… spingilo tutto! Tutto, tuttooo!!! Non amo le mezze misure!!! Ti prego… ficcami tutto il dito nel culoooo!!!”

Stavo godendo maledettamente.
Mentre muovevo il mio ventre in maniera convulsa e le spingevo il dito completamente nel culo mi andò lo sguardo verso il grande specchio dell’armadio: vidi riflessi i nostri corpi abbracciati e noi due, madre e figlia, che a gambe allargate ci strofinavamo senza pudore le fiche contro le nostre cosce… e ci ficcavamo reciprocamente le dita nel culo.

Vederci abbracciate, il movimento frenetico dei nostri bacini, l’espressione dei nostri visi trasfigurati dal piacere, le nostre dita in culo… mi andò il sangue al cervello!

“Mamma! Dio santo! Guarda lo specchio… guarda come siamo belle… abbracciate come due porche che stanno godendo!”

Mamma girò il viso verso lo specchio e anche lei poté ammirare la nostra immagine oscena e incestuosa.

“Hai ragione, amore, due porche che godono! E’ più eccitante guardarci mentre godiamo! Immagine stupenda! Stringimi forte amore, ammiriamoci mentre godiamo! Dai tesoro, veniamo insieme!! Si… insieme! Dai… mamma e figlia… insieme!!”

Il pensiero di raggiungere l’orgasmo insieme a mia madre abbracciate come due amanti mi procurò una libidine incontrollata: guancia a guancia con i nostri sguardi verso lo specchio accelerai il movimento della fica contro la sua coscia e le spinsi profondamente il dito nel culo.
Sentivo che stavo per venire, ma mamma capì e mi fermò.

“No, tesoro… no così! E’ più bello con le mani… con entrambe le mani!”

Scostò il ventre dal mio, si mise leggermente di fianco e, sempre con il dito infilato nel culo, con l’altra mano raggiunse la mia fica e con le dita cominciò a sgrillettarmi furiosamente… anche il dito nel culo cominciò un delizioso dentro e fuori… sentivo mamma fremere dal piacere.

“Godi, amore di mamma… con la fica e con il culo! Si… con la fica e con il culo! Dai!! Anche tu… dai! Anche tu… ti prego! Insieme! Ti voglio, gioia mia… ti voglio! Godiamo insieme!!!”

Quelle dita che mi lavoravano davanti e di dietro mi avevano tolto ogni volontà.
Raggiunsi prontamente la sua fica con la mia mano libera… la porca allargo le cosce per facilitarmi il compito.
Sentii un lago sotto la mano… non persi tempo e le infilai due dita nella vagina.
Urlò come una troia!

“Siiiiii!!!! Cazzoooo!!!!! Brava!! Dentro la fica… fottimi, amore… fottimiiiiiii!!! E inculamiiii!!! Insieme… culo e ficaaa!!! Culo e ficaaaa!!! Ti pregooo!!! Che ti voglio beneeeeee!!! Sei il mio angelooo!!!”

Non mi controllai.
Cominciai a scoparla e incularla con le dita come una indemoniata: lei mi voleva bene ed io volevo farla godere… godere… godere!
Ondeggiava il ventre contro la mia mano per coadiuvare il movimento di dentro e fuori delle mie dita e gemeva in preda del piacere.

“Ancoraaaa!!! Amore di mamma… dentrooo!! Dentrooo!!! Fammi venireeeee!!! Fammi venire dentrooo!!!”

Le sue dita non si erano dimenticate di me: mi stavano strizzando il grillo da impazzire e mi stavano fottendo il culo alla grande.
Stavo quasi arrivando… stavo godendo come una porca e mi lasciai andare liberamente al turpiloquio.

“Dai, porca, chiavami la fica! Sborrami sulla mano! Guarda lo specchio… porca… guarda!! Quella giovane ragazza a cui hai infilato un dito nel culo e a cui stai sgrillettando la fica è tua figlia! Si, quella che ti sta fottendo la fica e ti sta inculando è tua figlia!! Stai facendo un incesto con lei, sei una depravata, ma sento che ti eccita godere con tua figlia! Dimmelo… porcaaa!!! Dimmelo che ti eccitaa!!!! Dimmelooo!!! Che sto venendoooo!!!! Dimmelo che ti eccitaaa!!!!”

Stavo venendo… non ragionavo più… ma anche lei non era da meno.

“Siiiiiiiiiii!!!!!! Mi eccita godere con te , mia figlia! Fare la porca con teee!!! Mi eccitaaa!!! Nooo!!!! Gioia miaaa!!! Vengoooo!!!!!! Vengooo!!!! La boccaaa!!! La boccaaaaa!!! Dammi la boccaaaa!!!!”

Mentre due incontenibili reciproci orgasmi si impossessavano dei nostri ventri e le nostre fiche riversavano il frutto delle sborrate sulle nostre mani, incollammo le nostre bocche in un osceno bacio incestuoso con le lingue che si attorcigliavano come due serpentelli e con le fiche, ancora non sazie, che seguitavano a strusciarsi oscenamente contro le nostre mani.

Ripresi a guardare l’immagine nello specchio.
Noi due abbracciate, a gambe larghe, con le mani ad accarezzarci reciprocamente le fiche.
Mamma che mi ricopriva il viso di baci e leccate… mi sembrava di vedere un video porno tra due lesbiche.

Non so quanto tempo rimanemmo a limonare con le lingue una nella bocca dell’altra.
In piedi, strette in un abbraccio incestuoso, con le mani ad accarezzarci reciprocamente le fiche nude e i nostri culetti vogliosi: le nostre mani impudiche si intrufolavano tra le natiche e giocavano ancora oscenamente con i buchini.

Eravamo come due calamite, non avevamo più la forza di staccarci dall’abbraccio!
Tra un bacio e l’altro sussurrai a mamma tutto il mio piacere.

“Mamma, mi piace tanto stare tra le tue braccia: quando mi abbracci, mi baci, mi accarezzi sento una strana eccitazione pervadere tutto il mio corpo! Starei ore abbracciata a te ad accarezzarci reciprocamente le fiche. E’ una sensazione dolcissima e altamente eccitante: non avrei mai immaginato si potesse godere tanto con una donna! Forse mi è piaciuto moltissimo perché sei mia madre… l’idea dell’incesto insieme a te, mia madre, mi eccita da morire.”

Mamma avvicinò la bocca al mio orecchio e mi sussurrò.

“Tesoro mio, hai ragione, anche per me è stato stupendo. Io conosco il sesso tra donne e l’ho sempre trovato molto gustoso, ma quello che ho provato con te è stato sublime! Sentire il tuo adorabile e sensuale corpo contro il mio, sentire le tue dita penetrarmi la fica, la fica di tua madre, ed io sgrillettare la tua adorabile ed eccitante fica… la fica di mia figlia! E poi venire insieme, ognuna nella mano dell’altra… ho provato la felicità! Si, Luisa, amore di mamma, devo riconoscere che il rapporto incestuoso tra madre e figlia è sublime!”

Seguitammo a scambiarci baci e slinguate.

“Mamma, allora adesso puoi ritenerti soddisfatta: siamo venute una nelle braccia dell’altra!!!”

Mi guardò e mi sorrise.

“No, amore… ancora no! Io non mi accontento, voglio ancora di più!!!”

Sentii un nuovo brivido percorrermi la schiena: pregustai nuovamente qualcosa di piacevole!
Ricambiai il suo sguardo e le sorrisi anche io.

“Dio santo, mamma… quanto sei porca!!! Cosa vuoi ancora da tua figlia?”

Avvicinò di nuovo la sua bocca al mio orecchio… mi morse il lobo… fremetti dal piacere!

“Voglio bere il tuo amore… dalla sorgente!!!”

Strusciando il suo corpo contro il mio, si mise in ginocchio davanti a me, con la bocca a livello della mia fica!
Sollevò il viso per incrociare il mio sguardo, pose le sue mani sopra i miei fianchi, aprì la bocca e tirò fuori la lingua… in attesa… voleva fossi io a prendere l’iniziativa e non mi feci certo pregare!!!
Sempre fissandola negli occhi le accarezzai i capelli e le presi la testa con entrambe le mani.

“Vuoi sentire il sapore della fica di tua figlia?”

Non rispose… fece solo un cenno affermativo con la testa!
Vedere mia madre in ginocchio davanti a me, con il volto stravolto dalla libidine, con la bocca aperta e con la lingua di fuori in attesa di gustare il sapore della fica di sua figlia mi fece nuovamente perdere la ragione… ero al colmo dell’eccitazione… e mi lasciai completamente andare!!!!

Allargai le gambe, mi accosciai leggermente per aprire bene le cosce, spinsi il bacino in avanti e attirando la sua testa verso il mio ventre le posai la fica sopra la lingua!!!

“E allora dai… porca… leccami la fica!!! Senti che buon sapore ha la fica di tua figlia!!!”

Non appena sentì la mia fica posarsi sopra la sua lingua emise un lungo gemito di piacere.

“Uhmmmmmmm!!!!”

E quando io sentii la sua lingua intrufolarsi tra le labbra della fica e frullare intorno al grillo, urlai e la incitai senza ritegno.

“Cazzooo!!!! Siii!!! Bravaaa!! Leccami la fregnaaa!!! Fammi godere ancoraaa!!! Voglio venirmene sulla tua boccaa!!! Ti pregoooo!!! Leccamiii… voglio sborrare in bocca a mia madreee!!! Dai, mamma, ti prego… fammi godere in boccaaaa!!!”

I miei incitamenti non fecero altro che aumentare la libidine di mamma.
Tolse un attimo la bocca dalla fica… non aveva mai smesso di fissare i miei occhi.

“Si, amore… la tua mamma ti leccherà fino a farti godere ancora! Tesoro mio, ci pensi… potrai sborrare sulla bocca della tua mamma!!!!!”

Incollò di nuovo la bocca sulla fica e riprese a leccare, succhiare e mordere le labbra, il grillo, la vagina.
Io non rimasi passiva: spingevo la sua testa contro la mia fica e ondeggiavo il ventre avanti e indietro per strofinargliela contro la sua bocca!!!

Nonostante me ne fossi già venuta, sentivo che il nuovo orgasmo non avrebbe tardato a venire… la lingua che mi scandagliava la fica era troppo gustosa per poter resistere.

Il colpo di grazia alla mia residua resistenza me lo diede mamma: insinuò la mano tra le mie cosce, appuntò il pollice sul buchino e me lo spinse tutto nel culo… urlai ancora!

“Mammaaaa!!! Siiii… cosììì… inculami che mi piaceee!!! Leccami e inculami!!! Leccami e inculamiiiiii!!!”

La porca non aspettava altro.
Cominciò un veloce avanti e indietro del pollice nel buco del culo da lasciarmi senza fiato, mentre la lingua roteava instancabile intorno al grilletto!!! Si vedeva che la porca era abituata a leccare le fiche… la sua lingua non aveva sosta nel dare piacere.

L’orgasmo era imminente, lo sentivo… incitai al massimo la mia amata porca a farmi venire.

“Dai, mamma… sto per venire! Ti pregooo!!! Inculami forteee!! Dio, quanto mi piace farmi inculareee!!! Così… cosììì… siiiiii!!! Spingimelo tutto nel culoooo!!!! Cazzooooo!!! Vengooo!!! Succhiami il grillo che ti vengo in boccaaa!!! Mammaaaa!! Madonna santa… ti sborro in boccaaaaaa!!!”

Mi spinse tutto il pollice nel culo e nel contempo imprigionò il clito tra le labbra a ventosa e lo succhiò con forza, come se avesse voluto staccarmelo dal ventre!!!

Fu un orgasmo devastante… da impazzire!!!
Mentre godevo davo colpi di fica contro la bocca di mamma e con le mani spingevo la sua testa contro il mio ventre.
Sentivo il brodino della mia venuta colare fuori dalla fica, ma percepivo la bocca di mamma che, incollata contro la mia fica, ingoiava tutto il mio piacere.

I miei gemiti di godimento risuonavano nella stanza.

“Mamma… mamma… sto godendooo! Bevi il mio amore! Dio, che meraviglia!!! La tua bocca sulla mia fica e questo dito che seguita a scandagliarmi il culetto! Uhmmm… da impazzire!!!”

Mamma seguitò a incularmi e a leccarmi finché non asciugò tutta la mia fica dei suoi umori.

Poi piano piano si alzò, mi abbracciò di nuovo e mi baciò, infilandomi tutta la lingua in bocca… gustai con piacere il sapore della mia fica.
Ero sfinita.
L’abbracciai forte per non cadere.

“Mamma, mi hai sfiancato… non mi reggo in piedi.”

“Beh!! Allora questa è la conferma che l’incesto tra madre e figlia è di tuo gradimento!!!”

L’abbracciai e la baciai con passione.

“Si, mamma, di molto gradimento!!! Lo trovo trasgressivo, perverso, depravato e per questo molto più eccitante, inoltre è molto appagante. Mi hai fatto provare due orgasmi indescrivibili! A proposito… ti sono in debito di una leccata di fica.”

Tacque per qualche istante, poi mi strinse forte fissandomi negli occhi e continuò, quasi sussurrando.

“Si, tesoro, condivido pienamente, anche io ritengo che il rapporto incestuoso madre-figlia abbia dei risvolti molto, ma molto piacevoli. Uhmmm!! Sentirmi in bocca il sapore della fica di mia figlia è tutta un’altra cosa… le altre sono solo fiche, mentre la tua è fica di figlia! Uhmmmmmmm!!!”

Ridemmo alla battuta, poi mamma riprese a parlare.

“Ma anche il rapporto incestuoso tra padre e figlia dovrebbe essere meraviglioso: credo che sentirsi il cazzo del proprio genitore penetrarti nel corpo sia una delle cose più esaltanti della vita… non sei d’accordo? ”

Mi sentii gelare!
L’abbracciai e misi il volto contro il suo viso per non guardarla… temevo di tradirmi… balbettavo.

“Non so… forse! Se è bello con la mamma forse anche con il papà… non so…” la voce mi tremava.

Fu lei a scostare il viso, mi prese la testa tra le mani, la portò davanti al suo volto e mi fissò sorridendo.

“Io invece ne sono certa! Pensa se al posto del mio pollice, che peraltro hai gradito moltissimo, nel tuo culetto ci fosse stato il cazzo di tuo padre… non credi che il piacere sarebbe stato cento volte maggiore? A proposito, non voglio entrare nella tua privacy, ma sono curiosa: quando ti ho infilato le dita dentro ho avuto l’impressione che il tuo buchino fosse ben disponibile e già abbastanza aperto. Forse ha già avuto qualche piacevole visita? Comunque ribadisco che hai un culetto meraviglioso!!!”

La fissavo, ma non risposi.
Avrei forse dovuto confessarle che aveva ragione, in quanto il cazzo di mio padre già lo avevo preso nel culo con immensa, immensa, immensa soddisfazione?
Ma lei, senza attendere risposta, seguitò.

“Amore di mamma, nella nostra famiglia c’è tanto amore che basta abbondantemente per entrambe… potremo dividerci tutto da buone e complici amiche. Ci vogliamo troppo bene io e te per farci la guerra! Come si dice? “Fate l’amore, non fate la guerra”… e noi seguiremo questo insegnamento. Ti assicuro che sarà molto più piacevole per tutti!”

Ero impietrita!
Posò le labbra sulle mie in un dolcissimo bacio… poi si staccò.

“Se desideri giocare ancora con me sarò sempre pronta ad accoglierti tra le mie braccia… anche perché non dimenticare che sono in credito di una leccata di fica, ma questo piacere teniamocelo per noi! Sarà il nostro piacevole segreto! Ora scusa, devo prepararmi altrimenti faccio tardi… comunque sono certa che approfondiremo il discorso quanto prima.”

Vidi un lampo nei suoi occhi e un ampio sorriso sulle labbra.

“Si… sono certa che approfondiremo prima che te lo aspetti!”


Continua…


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